"Taradash non c'è più"
Di Maria Novella Oppo, da l'Unità del 9 marzo 2006, p.1
Tuttii politici, o aspiranti tali, si lamentano in tv della nuova legge elettorale che allontana gli elettori dagli eletti. E a lamentarsi sono anche molti del centrodestra, come la signora, scusando il termine, Mussolini, che ieri mattina era ospite a Omnibus. Ma non possiamo fare a meno di registrare con controllata soddisfazione che alcuni dei peggiori elementi del berlusconismo, tramite la nuova legge, sono stati trombati alla grande (per esempio Taradash). Il che dimostra, come dice il proverbio, che non tutto il male viene per nuocere. Anche se la formazione delle liste premia alcuni personaggi usciti dal tubo catodico come da uno scarico fognario e incanalati verso la politica intesa come trionfo dei reality show. Non c'è bisogno di far nomi, semmai solo cognomi e soprannomi: Lecciso ed Er Mutanda. In questo clima, Berlusconi aveva provato a fare il faccia a faccia da solo: vale a dire la sua faccia di bronzo che dialoga con la sua faccia di tolla. E Bruno Vespa in mezzo, a impedire che il confronto degeneri in rissa.