17.1.07

Europa e Italia complici del nazismo iraniano


Sarà bene che rimanga nella nostra memoria l’intervista al premier iraniano Ahmadinejad pubblicata oggi dal Corriere della Sera, che la riprende da El Mundo. Alla domanda sulla sua intenzione di distruggere Israele Ahmadinejad risponde indirettamente in questo modo: “Se l’Olocausto è stata una realtà, perché non esistono informazioni chiare? Tutti abbiamo potuto vedere che qualunque ricercatore che voglia farsi aprire delle porte per indagare viene condannato. Se effettivamente l’Olocausto è avvenuto, dove è avvenuto?”.
Sono parole che diffondono il tanfo della violenza e del nazismo. E che dovrebbero essere sufficienti per creare un cordone sanitario planetario intorno al regime degli ayatollah. Eppure l’Europa pare indifferente, e l’Italia, anche per i suoi preminenti interessi economici, è la capofila di questa complicità verso l’orrore. Mentre entrambe, Europa e Italia, per non parlare dell’ONU, grondano d’indignazione ogni volta che Israele viola gli standard etici del pacifismo.
Ps. Il riferimento alla detenzione di Irving, per quanto fasullo nella sua genericità, dimostra quanto sia controproducente (oltre che sbagliato in linea di principio) punire giudiziariamente il negazionismo di qualche intellettuale disarmato. E’ soltanto la via più ipocrita per garantirsi buona coscienza a buon mercato. E legittimare moralisticamente la propria ignavia politica.

2 Comments:

Blogger gabbianourlante said...

ecco l'ennesima grande figura da pirla del "multilateralismo europeo"... uno così può venire sfrontatamente a pisciare nei "nostri cimiteri" e che ci sia UNO, uno solo dei nostri brillanti ministri esteri che si degni di CONDANNARE... che schifo

1:39 AM  
Anonymous Anonimo said...

L'ho sempre detto che dovevamo spianare l'Iran e non l'Iraq...a momenti mi prendevo del comunista nel 2003, adesso spero che qualcuno mi capisca...

3:21 PM  

Posta un commento

<< Home