23.1.07

Afghanistan. Ecco perché la Cdl dovrebbe votare no.


Se fosse vero quanto scrivono i giornali, e cioè che una decina di senatori della maggioranza sarebbero tutt’ora intenzionati a votare no al rifinanziamento della missione italiana in Afghanistan, mi auguro che il Centrodestra ritiri l’annunciato sostegno al Governo. Se infatti Prodi venisse clamorosamente sconfitto, il voto del Parlamento difficilmente produrrebbe il ritiro delle truppe da Kabul in tempi brevi, ma certamente causerebbe il ritiro immediato del Centrosinistra da Palazzo Chigi. A quel punto si aprirebbero due strade: o la formazione di una nuova maggioranza temporanea di “larga intesa euroatlantica” destinata a portare il paese alle urne in tempi ragionevoli salvaguardandone la collocazione internazionale; oppure si andrebbe a elezioni anticipate.

Il maggior vantaggio non c’è dubbio che lo ricaverebbe Forza Italia, che potrebbe bloccare sul nascere le manovre che, all’interno del centrodestra, porterebbero alla liquidazione della leadership di Silvio Berlusconi, e quelle che nel centrosinistra puntano all’acquisizione di nuovi alleati intorno a candidature sulla carta stravincenti. Ma anche le altre formazioni dell’opposizione si troverebbero nella condizione migliore per sottoscrivere un nuovo patto di alleanza riformatrice sulla base di proposte di liberalizzazione dell’economia, e di riforma costituzionale, federalista e del sistema giudiziario, bloccando sul nascere le controriforme avviate dal centrosinistra.

Roma, 23 gennaio 2007

10 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Procediamo per ordine di importanza.
E' onore ed onere dell'attuale maggioranza di governo dettare un indirizzo di politica estera e, nello specifico, valutare come debba evolversi l'impegno italiano in Afghanistan.
Certamente, il governo può, anzi dovrebbe, consultarsi con l'opposizione su scelte così importanti. Ma non dovrebbe mai chiedere all'opposizione di sopperire coi propri voti a contraddizioni, distinguo o crisi interne della maggioranza.
Questo fa parte dell'ABC della politica, almeno nel manuale dei gentiluomini, quelli, ad esempio, che tengono fede ai trattati internazionali.
Per costoro, esistono alternative su cui discutere?
No.
Per costoro, Prodi non può "salvare" il proprio Governo ed il rifinanziamento della missione italiana chiedendo a Casini, a Bossi, a Berlusconi, a Fini di sostituire i voti che non arriverebbero dalla sinistra radicale.
Per costoro, qualora Prodi dimostrasse tale cafonaggine politica, i leader della CdL, per non essere tacciati di analoga cafonaggine, dovrebbero rispedire l'invito di inciucio al mittente.
Perchè per i galantuomini di quella scuola, l'opposizione può essere responsabile, deve essere vigile e capace di fornire in qualunque momento al Paese un'alternativa di governo, non può, non deve, non vuole mai celare una volta e un'altra volta ancora l'incapacità delle forze democratiche attualmente al governo di governare. Per tali signori, di cui io mi esercito come massima aspirazione a farne parte, molto semplicemente non ci sono altre vie.
Poco allora mi importa fare piccoli calcoli interni, sapere se la cosa gioverà a Forza Italia e alla stessa leadership di Silvio Berlusconi. Quei calcoli sono secondari, in ordine di importanza.
Dovendoli fare e sospettando che li faccia anche lo spettatore medio attento alle vicende politiche italiane, va comunque aggiunto il possibile sospetto che gli italiani, anche più rozzi nel proprio "gusto" politico, avrebbero nel vedere la CdL fare da stampella al governo dell'Unione, il sospetto, dico, che si abbia paura nel centrodestra di assumere la guida del Paese in questa fase nella quale l'Europa ci chiede di rientrare dentro i vincoli del nostro accordo economico con gli altri Paesi dell'UE.

2:52 PM  
Anonymous Anonimo said...

Assurdo. L'opposizione è il governo ombra e così deve agire. Calcoli e calcoletti su un futuro oggi impossibile da decifrare non hanno alcun valore di fronte all'impegno di un paese nella guerra agli islamo-fascisti.
Solo attraverso uua posizione limpida e convinta la destra si guadagnerà i voti di molti che hanno votato a sx ma non ci staranno più ad allenaze coi 3 partiti comunisti.

5:42 PM  
Anonymous Anonimo said...

Beeblebox,
a quanto pare D'Alema vuole cambiare le regole d'ingaggio per convincere l'estrema sinistra a finanziare la missione. Se così sarà, la missione non sarà più una guerra agli islamo-fascisti. Quindi il rifinanziamento della missione non va votato.

Gionata Pacor

6:08 PM  
Blogger maurom said...

Sono per un "no" secco all' eventuale richiesta di soccorso da parte del governo.
Questa volta il Cav. deve ascoltare la piazza.

7:29 PM  
Blogger maurom said...

Sono per un secco "no" all'eventuale richiesta di soccorso da parte del governo.
Questa volta il Cav. deve dare retta alla piazza.

7:31 PM  
Anonymous Anonimo said...

Votare "NO" al solo scopo di far cadere questo governo?
L'Unione non ha alcun bisogno del nostro aiuto per cadere e non la si dovrebbe causare in una circostanza del genere.

9:03 AM  
Anonymous Anonimo said...

Mi permetto di provare a chiarire a vette67stinger.
Il centrosinistra è al governo. Dirigere la politica estera dell'Italia è tra i suoi compiti.
Esso deve mediare tra le diverse posizioni al suo interno, in primo luogo, e dopo, davanti a diverse soluzioni possibili emerse in seguito alla mediazione interna e concordate da tutte le varie anime della maggioranza politica che lo sostiene, consultarsi con l'opposizione per capire che tipo di ostacoli essa intenda porre in Parlamento alle proposte avanzate dalla maggioranza e se è il caso di blindare il provvedimento con il ricorso alla fiducia.
Questo non è galateo per dame del '700, questo è l'ABC di un maturo senso del ruolo del governo e della minoranza! Prodi e i suoi non possono avvertire l'importanza di rifinanziare la missione italiana in Afghanistan, accettare senza superare le forti contrapposizioni interne tra diverse visioni della politica estera italiana, rallegrandosi della fortuna che l'opposizione responsabile di centrodestra non affossi la missione italiana.
La maggioranza ha il dovere di giungere in aula con una proposta condivisa da tutte le sue componenti.
Qualora non lo facesse, la prima responsabilità di un'opposizione appunto responsabile sarebbe quella di fare esplodere i contrasti non risolti nella maggioranza su un tema così cruciale. Per evitare al Paese, al di là del provvedimento, il danno di gran lunga maggiore di essere governato da una coalizione che non sa definire il ruolo del Paese nel consesso internazionale. (In altre parole, ieri è stato Vicenza, oggi è l'Afghanistan, domani? Cosa fa un'opposizione responsabile? Viene in soccorso di chi naviga, guidandoci, a vista o ritiene prioritario riprendersi il timone?)
Siccome temo che in molte figure dell'attuale opposizione non vi sia neppure questa, per me basilare, essenziale, minimale concezione dei doveri di un'opposizione democratica (Taradash si distingue notevolmente per valore democratico del suo articolo!), continuo affermando che qualora il governo si presentasse in aula con un testo sul rifinanziamento della missione italiana, e il rifinanziamento passasse con i voti decisivi dell'opposizione, un governo serio di una Nazione seria, o come piace al nostro ministro degli Esteri, un governo normale di una Nazione normale dovrebbe rassegnare le dimissioni il giorno dopo.

Potrebbe rintracciarsi un'alternativa onesta in un intervento di ridistribuzione dei compiti tra governo e opposizione, tra governo e Parlamento, in quell'intervento che andrebbe ad affermare che le decisioni di politica estera vanno approvate con una maggioranza qualificata e che di conseguenza affiderebbe la Farnesina ad una figura istituzionale di garanzia. Ma mi sembra che anche così, ci si arrampichi sugli specchi.
Tutto il resto, come ho già detto ed ho tentato di chiarire anche qui, è inciucio, è volgarità e non fa affatto bene, vette, all'Italia.

10:21 AM  
Anonymous Anonimo said...

Eviterei un'altra figuraccia come sul voto di proroga del blocco degli sfratti...

Ha votato la Cdl la missione in Afghanistan quando era al Governo?
Sì.
Perchè non dovrebbe rifarlo all'opposizione? Per convenienza politica? (Cade Prodi, nuovo governo, si fermano le manovre...)

Ma questa è una vigliaccata!

Stiamo parlando di regole dei galantuomini? Di rispetto dei trattati internazionali? ecc...

E allora anche la Cdl dev'essere coerente con le sue posizioni, o a questo mondo si fa tutto per convenienza?!?!?

Dopo migliaia di famiglie abbandoniamo anche i nostri soldati?

Bel colpo, bella galanteria!

3:19 PM  
Anonymous Anonimo said...

Sono pienamente d'accordo con questo ultimo intervento.
Sarei orgoglioso come elettore di centrodestra se la casa delle libertà votasse il rifinanziamento alla missione.
Ovviamente il governo qualora non fosse autonomo su una questione delicata come questa dovrebbe IMMEDIATAMENTE dimettersi.
Ma temo che ciò non accadrà

2:14 PM  
Anonymous Anonimo said...

L'accusa mossa alla CDL che un eventuale voto contrario al rifinanziamento della missione in Afghanistan costituisca un atto irresponsabile, non è ingiusta o sbagliata, ma costituisce, a ben guardare, una mera sotttolineatura dell'ovvio: l'opposizione parlamentare non è costituzionalmente resposabile delle scelte di polita estera che spettano al Governo, disponendo questo del pieno controllo della rete diplomantica, della forza militare sul campo, delle risorse di inteligence; mi chiedo chi risponderebbe di fronte all'opinione pubblica nel caso di in incidente grave che investa in nostri militari nell'area.
La considerazione poi assume maggiore rilievo laddove si assita a una sostanziale divaricazione delle linee di condotta stategica definita all'epoca dell'invio delle truppe sul teatro afghano, tanto più che le stringenti regole di ingaggio e il vincolante contingentamento della forza espongono le truppe a rishi che solo l'Esecutivo è in grado di ponderare e assumere. Sono poi risibili, e palesemente contraddittori gli appelli di Casini per un voto a difesa della credibilità internazinale della Nazione cosi gravemente minata dal Governo tanto nella gestione del caso Mastrogiacome quanto nell'incredibile ri-legittimazione dei Taliban da un lato e di Hamas dall'altro.

8:24 AM  

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