2.10.06

Commercio e libertà


Emma Bonino ha giustificato in una lettera al Foglio la sua scelta di non inserire, se non in termini generali, la questione dei diritti umani in Cina durante la missione Prodi-Montezemolo. “Ma a chi, e a cosa, servirebbe un Ministro del commercio internazionale che rifiuti d'interloquire con paesi che non superano tutti i canoni di osservanza del diritto internazionale?” chiede Bonino, e fa l'esempio di Israele con le sue bombe a grappolo, dell'India delle caste, del medioriente della sharia. Sono d’accordo. Credo che l’ ”interlocuzione” sia necessaria e che la parte libera del mondo debba favorire il più possibile l’integrazione nel sistema mondiale del commercio anche delle peggiori dittature, in nome dell’interesse certo delle democrazie e di quello eventuale dei popoli soggetti a tirannia.
Però c’è modo e modo. Avevamo chiesto a Prodi - come Riformatori Liberali - di ottenere quanto meno notizie certe sull’essere in vita e sulle condizioni di detenzione del più autorevole dissidente cinese, Gao Zinsheng, prelevato in agosto e da allora scomparso. Ci pareva un atto esemplare e significativo, anche per evitare che in futuro la politica italiana si trovi prigioniera della sua rete di interessi commerciali, come accade per i rapporti con l’Iran del nazislamista Ahmadinejad. Quanto alla Bielorussia, l’ultimo paese dittatoriale d’Europa, il Foglio poneva una domanda esplicita su uno scambio di favori fra Italia e altri due paesi europei, cui il governo Prodi avrebbe ceduto. Non è così, immagino, ma Bonino non è stata altrettanto esplicita nella sua risposta.
Una parola infine sulla la scelta di inserire Israele fra i paesi coi quali non si dovrebbero avere rapporti commerciali se prevalesse l’idea di anteporre i diritti umani agli interessi economici. Israele è stata accusata da Kofi Annan e da Human Rights Watch di aver utilizzato bombe a grappolo in zone popolose del sud del Libano. Concordo sulla critica, a patto che si citino i fatti per come sono: uno, le bombe a grappolo (che scaricano granate sul territorio circostante l’esplosione dell’ordigno principale) non sono state ancora messe al bando dalla comunità internazionale, ma del loro uso si parla soltanto quando è possibile mettere sul banco degli imputati gli Usa o Israele; due, il loro utilizzo in Libano da parte di Israele ha provocato in tutto un morto e sette feriti, il che dà l’idea di un uso del tutto sporadico. Mi chiedo se Bonino non avrebbe potuto evitare la tentazione equivicina di strizzare l'occhio agli alleati di governo accostando Israele ai paesi dove domina la sharia.

9 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Ma perchè la Bonino dinanzi alla manovra finanziaria più liberticida, illiberale, statolatrica, oppressiva, arcaica, proibizionista degli ultimi anni non si è alzata ed è uscita come fece per il mancato inserimento dei pacs nel programma?

11:39 PM  
Anonymous Anonimo said...

Avrei potuto concordare con il suo post fino alle ultime righe, quando ha parlato delle bombe a grappolo. Peccato per l'arrampicata finale sugli specchi al solo scopo di giustificare gli amichetti USA e Israele, fatto raqfforzato dalla solita affermazione vittimista ("...si parla soltanto quando è possibile mettere sul banco degli imputati gli Usa o Israele" cosa a voler essere gentili inesatta); il fatto ad esempio che abbiano causato un morto è incidentale e non elemento da cui dedurne un uso sporadico; per dimostrare questo basta il più elementare dei controesempi: se una sola bomba a grappolo cadesse in un luogo affollato...bene è facile immaginare le conseguenze.
Inoltre fare il conto dei morti è abbastanza triste: proprio chi mette nel titolo del blog la parola "Individuo" dovrebbe considerare il valore della singola vita prima in questi casi e poi quando c'è da ribellarsi alle tasse.
Inoltre il fatto che non siano state (ancora) messe al bando è un triste cavillare sulle vite umane.
Grazie.

2:05 PM  
Anonymous Anonimo said...

Ho la certezza che la Bonino avrebbe usato ben altre parole se non fosse stata invischiata nella coalizione di questo governo...

12:51 PM  
Anonymous Anonimo said...

Taci, hai governato con la tessera p2 n. 1816!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

5:44 PM  
Anonymous Anonimo said...

Anch'io me lo domando. I radicali che conoscevo fino a qualche mese fa sono morti. La 'nuova' conduzione di Stampa e Regime del Bordin è perfino comica: oltre a strafregarsene di scatarrare, sputare e soffiarsi il naso nel microfono, non fa che insultare i leghisti e la chiesa. Mai, dico mai, un pur sommessa critica ai dittatori arabi: ha pure commentato che alcune vignette contro il nazi-papa erano divertenti. Di P. Fortuin diceva che oltre che essere razzista aveva qualche idea condivisibile. Chi rifiuta la calabresizzazione è razzista, secondo Bordin. Mi vergogno di aver votato radicale e di aver ascoltato per molto tempo Bordin. Lo odio con tutto il cuore persino più di Riotta. ciao, m

6:10 PM  
Anonymous Anonimo said...

La Bonino governante s'è subito adeguata, ed è diventata una gran paraculo.

L'ala radicale dei socialisti è completamente impazzita.
Si salva ancora Capezzone, non si sa bene per quanto: ha persino ridotto le intemerate contro la Chiesa.

5:53 PM  
Anonymous Anonimo said...

Ciao, vi giro il Buongiorno di Gramellini, è utile per capire perchè Bonino parla di bombe a grappolo israeliane. ciao m

In guerra combatteRai
18/8/2006

Per orientarsi fra i tg Rai dedicati ai fatti del Libano, può essere utile questo glossario autorizzato dal dipartimento dell'informazione DC-PCI (Democratica Coraggiosa - Politicamente Corretta e Incorruttibile) di Saxa Rubra.

Pacifisti. Sostenitori di una missione militare posta sotto il comando di chiunque, tranne che degli Stati Uniti.

Hezbollah. Rappresentanti liberamente eletti di un partito, come li ha definiti la brava inviata del Tg1 Tiziana Ferrario in un dibattito a Cortina. Omonimi di quelli che nel 1981 inventarono la guerriglia terroristica, lanciando camion-bomba contro coloro che non volevano eleggerli liberamente.

Siria e Iran. Bastioni della democrazia mediorientale, una spiccata vocazione umanitaria li spinge a rifornire Hezbollah di ogni ben di Dio, specie se può far male al Dio di qualcun altro.

Israeliani cattivi. Congrega di criminali abituati a bombardare per puro divertimento le autostrade che collegano il Libano alla Siria dei benefattori.

Israeliani buoni. Scrittori e poeti da esibire nelle interviste quando criticano la politica del loro Paese e da oscurare peggio di un buco nero quando la difendono.

Equivicinanza. Passeggiare a braccetto di un deputato Hezbollah e di un altro deputato Hezbollah.

Pluralismo. Professore emiliano residente a palazzo Chigi che trascorre le vacanze in compagnia di un telefonino incollato all'orecchio sinistro e di un cameraman del Tg3 che lo manda in onda di continuo e su qualsiasi argomento, previsioni meteo escluse.

9:10 AM

9:14 AM  
Blogger tom & jerry said...

Emma e quel che resta degli ex-radicali perde quota. Non solo trovo ridicola la loro posizione attuale, ma la trovo anche economicamente perdente. Mastella ha avuto di piú, rende di piú e guadagnerá al momento opportuno di piú.
Con l'uscita di Della Vedova epurato in maniera bulgara dagli oligarchi del pugno di mosche, i radicali hanno perso una grande storica possibilitá di rinnovarsi e hanno creato un terreno difficile per qualsiasi nuova formazione liberale.
Marco T. non demordere...

7:28 PM  
Anonymous Anonimo said...

...è già una contraddizione in se che un radicale, che si dice liberale, sia non solo in coalizione ma in lista con chi si dice socialista o socialdemocratico,ecc...(non ho niente in contrario a priori, lo fecero anche i giganti del Partito d'Azione con La Malfa, Reale, Parri, Salvemini...ma il risultato e la sostanza era un po' diversa, se consentite)...poi ci mettiamo chi ancora si definisce comunista...eh, insomma...

potrei capire se la bonino in visita ad Israele dicesse qualcosa su come si organizzano i sindacati, il voto e i contratti di lavoro e affitto e quant'altro...perchè da questo punto di vista non è che Israele sia proprio un modello del Liberalismo e della modernità...ma ridursi a fare il cerchio-bottista per non offendere la sinistra estrema mi sembra troppo umiliante.

1:26 PM  

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