4.9.06

Rai-Troia. Fuori (Tg) uno: Mimun


Ci Raisiamo. Il presidente della Rai preannuncia il licenziamento del direttore del Tg1, Clemente Mimun, adducendo la vaga giustificazione secondo cui Mimun si trova alla direzione da troppo tempo ed è necessaria una nuova scelta editoriale. Ma il tempo, se è tempo ben utilizzato, non è mai troppo. Quanto alla evocata scelta editoriale, Petruccioli ha il dovere, gestendo un servizio pubblico, di spiegare quali siano a suo giudizio le carenze dell’attuale direzione e quali le innovazioni editoriali che intenne proporre. Ma di questo non dice e non può dire. Il Tg1 non è un modello di telegiornalismo forse, ma esempi migliori non se ne trovano in giro. O forse Petruccioli ha in mente Raisat e le sue quotidiane bufale?
La banale verità è che il centrosinistra ha un’ansia famelica di occupare ogni spazio disponibile in Rai. Questa non è una novità, certamente, della politica italiana. Ma la rimozione di un direttore che ha riportato il Tg1 alla leadership degli ascolti deve essere motivata (Berlusconi dette le sue ragioni quando chiese di liquidare giornalisti che a suo parere violavano costantemente le regole di imparzialità, e lo facevano, e subì per questo una quotidiana criminalizzazione). Petruccioli nemmeno questo, anche se è nota la richiesta dei Ds di far fuori Mimun. Allora si chiami la cosa col suo nome: epurazione politica e fame di bottino elettorale. Da parte una maggioranza che per giunta conta su 25mila elettori di scarto sull’opposizione. Ancora una volta dalla pancia del cavallo di viale mazzini escono a uno a uno i guerrieri dell'informazione di parte. Povera Rai-Troia.

10 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Ma tu che dici di rifarti all'America non dovresti tollerarlo lo Spoil System?! Poi dire che Berlusconi giustificò bene le sue epurazioni mi sembra alquanto generoso! Io lo Spoil System lo biasimo, e come caso mi sembrerebbe più opportuno citare le decisioni della Turco. Questa della Rai è ancora campata in aria, con la voglia di arrivare per primi magari poi si viene smentiti dai fatti...

E poi...ancora con 'sti 25 mila elettori e la maggioranza che fa la dittatura! Ma non era Berlusconi quello DEMONIZZATO?!?!

12:42 PM  
Blogger textman said...

E tra un po', puntuale come la dichiarazione dei redditi, arriva pure Santoro. Il poveretto e discriminato che rinuncia ai suoi 150.000 € l'anno di europarlamentare per andare davanti agli schermi di mamma Rai a piangere i suoi nuovi 800.000 € da conduttore. Con tanto di occhi lucidi della clacque in studio durante la standing ovation.

3:30 PM  
Anonymous Anonimo said...

Santoro: uno che a ridosso degli accadimenti dell'11/9, intitolava un'edizione del suo programma (di cui non ricordo nemmeno il nome, per quanto mi interessa) "siamo tutti americani?". Quasi che piangere per 3000 vittime innocenti fosse una banale perdita di tempo. Proprio un gran signore.

6:50 PM  
Anonymous Anonimo said...

E Mimun è solo il primo della lista. Leggi il "foglietto" di Capezzone! ;)

8:09 PM  
Anonymous Anonimo said...

Più che rai troia direi che è proprio una gran puttana!

10:49 AM  
Anonymous Anonimo said...

Va bene che della realtà vi importa poco e quella salma di Petroccioli ed il suo capo D'Alema stanno sul gozzo anche a me, ma difendere Mimun. Stiamo parlando di uno che indegno della professione giornalistica; volete le motivazioni per la rimozione?
"Mimun è il direttore più longevo della storia della Rai. Una specie di Gromyko del mezzobustismo italico, che ha trasformato il Tg1 in una Pravda ad personam del Cavaliere. Chiunque critichi il premier finisce oscurato. Sia esso il Papa, Ciampi o financo un ministro. Ne sanno qualcosa Marco Follini e i leghisti, che ogni qualvolta si discostavano da Palazzo Chigi sparivano dal Tg1 (di Follini la definizione più efficace: "un monumento al servilismo"). Capita persino che venga censurato Berlusconi: quando sbrocca, Clemente J. s'improvvisa badante premurosa e lo protegge da se stesso. Il 2 luglio 2003 il Cavaliere si presenta da par suo al Parlamento europeo dando del "kapò nazista" al socialista Martin Schulz" e dei "turisti della democrazia" a tutti gli europarlamentari. Immagini raccapriccianti che fanno il giro del mondo. Ma per vederle, in Italia, bisogna acquistare il dvd di Deaglio "Quando c'era Silvio". Perché al Tg1 vengono segate di brutto e private dell'audio: l'inviata Susanna Petruni racconta con parole sue a e modo suo quel che è accaduto. Così Clemente J. si guadagna una rara citazione del Financial Times: "Neanche il tg sovietico di Breznev avrebbe fatto meglio". La Petruni viene subito promossa a conduttrice. E' così che si fa alla corte di Clemente J: nel 2001 il suo Tg2 fece sparire l'audio del servizio dell'inviato a Palermo Francesco Vitale, che raccontava i rapporti di Andreotti con la mafia accertati dalla sentenza del tribunale (assoluzione in primo grado per insufficienza di prove), rimpiazzandole con una beatificazione letta da studio. Dal Tg2 al Tg1 Mimun ha porta con sé la sua specialità più rinomata: il panino. Prima parla il governo, poi l'opposizione, infine la maggioranza che deve neutralizzare quel che ha appena detto l'opposizione; chiude Schifani. L'ultima parola è sempre del centrodestra, perché è l'unica che il pubblico ricorderà. Molto spesso il Cdr protesta, soprattutto quando spariscono le notizie (l'indagine su Antonveneta fu clamorosamente bucata) o quando Clemente J. punisce i contestatori e promuove i fans. Oppure quando dà prova della sua squisita educazione: dà della "bidella" alla Busi, caccia a pedate la vicedirettrice Tagliafico, minaccia la Gruber ("O mangi questa minestra o salti dalla finestra") e le manda un "richiamo" per aver definito "discussa" la legge Gasparri appena bocciata dal capo dello Stato. Persino il mite Francesco Giorgino, reo di critiche non autorizzate al direttore, viene allontanato dal video. Intanto il Tg1 combina un tarocco al giorno. Da record mondiale quello sul discorso di Berlusconi all'Onu: il premier parla nella pausa pranzo, dinanzi alla sala semivuota, occupata solo da qualche inappetente. Ma una manina Clemente decide di coprire le immagini delle sedie vuote con le standing ovation che due ore prima avevano accolto il discorso di Kofi Annan. Se il tricologo bada al trapianto di capelli, Mimun si rende utile col trapianto di pubblico.

12:35 PM  
Anonymous Anonimo said...

Allora la rai se adesso è puttana prima cos'era???? una porcona di lusso???

3:42 PM  
Blogger Lucio said...

AMMERDAIMMARCESCIBILE!!!!!!!!!!

6:43 PM  
Blogger Unknown said...

vabbè che la rai è i tutti ma chiamarla troia... ;)

12:59 PM  
Anonymous Anonimo said...

Il problema del Tg1, in realtà, non è che il suo direttore è lì da troppo tempo, è che ci infligge sempre la stessa sbobba: un telegiornale di qualità scadente solo che invece di fare pastoni con una netta predominanza di centro destra, allora la governo, usa ingredienti di centro sinistra, per il resto i tg pubblici, soprattutto quelli regionali, sono penosi. Nel privato, si salvano un po' il Tg5 e la7, gli altri sono inguardabili. Chi ha la parabola e vede Sky (quello vero), la BBc, Fox e la Cnn vede bene la differenza.

9:35 AM  

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