Ennesima strage israeliana
Gentili telespettatrici e telespettatori ecco le ultime notizie di TVEuropaLibre.
Libano, nuova rappresaglia israeliana. Dal nostro corrispondente Cristiano Ecumenico.
- Buongiorno, ancora sangue provocato dalla sproporzionata reazione ebraica al festoso oltre che fastoso lancio di petardi della comunità Hezbollah. I bombardamenti israeliani hanno colpito il canile municipale di Beirut facendo strage soprattutto, soprattutto, di tenerissimi bastardini, oltre che di qualche smagrito doberman di origine siriana. Ecco le agghiaccianti immagini riprese dai nostri operatori subito dopo il blitz. Sangue e ossicini dappertutto. Sono immagini da destinare alla storia per l’orrore che suscitano per cui vi raccomandiamo di non allontanare i bambini perché è bene che vedano gli effetti dell’offensiva dell’esercito Tsahal. I soccorsi predisposti da Croce Rossa, Veterinari senza frontiere, Mezza luna rossa, Armata Suicida di Pace della della Mezza Luna in Croce, Amnesty International, Gilda degli Attori Yankee (Gay), Onu e Collettivo Ultima Spiaggia di Capalbio sono risultati vani. La spedizione punitiva ebraica è stata decisa dal governo Olmert prendendo a pretesto l’ultimo lancio di festoni katiusha sui villaggi turistici della parte settentrionale di Israele, allestiti dagli strateghi del Mossad con intenti giudicati provocatori dal Partito di Dio a causa dei numerosi topless esibiti davanti ai telescopi dei militanti islamici. A seguito dell’incidente, che ha causato soltanto un ferito leggero (oltre a 15 vittime fra i passanti probabilmente distratti dalle stesse armi psicologiche adoperate), l’ennesima rappresaglia ebraica, che ha provocato sdegno in tutto il mondo civile. L’associazione delle Maestre d’Asilio Isteriche Per l’Infamia Unilaterale (MAIPIU) ha promosso imponenti cortei di bambini in tutta Europa, naturalmente a settembre, quando i genitori pacifisti torneranno dalle vacanze al mare o in montagna. Intanto a Teheran il ministro dell’Informazione ha dichiarato che le scorte di petrolio sono appena appena sufficienti per i prossimi centocinquant’anni e quindi le centrali nucleari si arricchiranno presto di nuove tecnologie all’uranio. La provvista di energia per l’Europa, seriamente allarmata dal minacciosissimo Asse Russo-Algerino sul gas, è quindi garantita anche per il futuro, se qualche bastardo non si mette di mezzo. E’ tutto”.
Grazie Cristiano, siamo tutti sconvolti. Cambiamo argomento. Il prossimo calendario Pirelli…
16 Comments:
Se Cristiano diventa il cognome, il racconto è più verosimile.
questa volta esageri, d'accordo sostenere israele e quant'altro, ma far umorismo macabro e paragonare bimbi morti a dei cani non ti fa onore.
In tanti articoli ti ho ammirato, questo mi rattrista. Mi ricorda che anche tu sei un politico. E immagino che mai correggerai il tiro. Peccato davvero.
Per Anonimo:
Sulle vetrine di certi negozi negozi "ariani" c'era scritto: "Vietato l'ingresso agli ebrei e ai cani". Il valore dei bambini ebrei assassinati dai terroristi palestinesi o hezbollah che li avevano individuati come obiettivo della loro azione militare non è mai stato considerato superiore a quello dei cani dalla coscienza media dei massmedia europei.
AMMERDAOLTREILIMITIDELCONCEPIBILE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
grandioso Marco... vai avanti cosí. Fa piacere sentire una voce come la tua, leggere righe come queste... veramente controcorrente e fuori dalla Massa dei C.
Sulle vetrine di certi negozi negozi "ariani" c'era scritto: "Vietato l'ingresso agli ebrei e ai cani". Il valore dei bambini ebrei assassinati dai terroristi palestinesi o hezbollah che li avevano individuati come obiettivo della loro azione militare non è mai stato considerato superiore a quello dei cani dalla coscienza media dei massmedia europei.
Caro Marco, speravo che tu, come me, avessi altri modelli da seguire.
Bellissimo!
Le foto taroccate degli Hesbollah... consiglio la visione a tutti i visitatori del Blog...
http://www.aish.com/movies/JP/PhotoFraud.asp
Magnifico.
Quanto agli insulti considera che arrivano da chi concorda con le teorie di Nadia Desdemona Lioce. ciao m
Caro imbecille e te per 5 anni hai sostenuto un governo composto da ex piduisti: chi è più eversivo??
Comunque sono pronto a partire, con marco generale ovviamente, per la palestina in difesa di israele!!! è un suo diritto difendersi ed uccidere bambini!
E questo è l'inno di corpo sciolto
lo puo' cantare solo chi caca dimorto:
se vi stupite, la reazione e' strana,
perche' cacare soprattutto e' cosa umana.
Noi ci si svegliamo e dalla mattina
i' corpo sogna sulla latrina;
le membra riposano nì mezzo dell'orto:
perché questo è l'inno, è l'inno sì di corpo sciorto.
C' hanno detto vili, brutti schifosi,
ma son sortanto degli stitici gelosi;
ma il corpo e' lieto, lo sguardo e' puro:
noi siamo quelli che han cacato di sicuro.
Pulirsi il culo dà gioie infinite,
con foglie di zucca, di bietola o di vite;
quindi cacate, perche' e' dimostrato:
ci si pulisce il culo dopo aver cacato.
Evviva i cessi, sian benedetti;
evviva i bagni, le toilettes e i gabinetti;
evviva i campi da concimare;
viva la merda e chi ha voglia di cacare.
Il bello nostro e' che ci si incazza parecchio
ci si carma solo dopo avenne fatta un secchio;
la vogli'arreggere per una stagione
e con la merda poi fa' la rivoluzione.
Pieni di merda andremo a lavorare,
poi tutto a un tratto si fa quello che ci pare
e a chi ci dice "te fai qui codesto o quello"
gli cachiam'addosso e lo copriam fin' a i' cervello!
Cacone, merdone, stronzone, puzzone:
la merda che mi scappa si spappa su di te
Il Pianeta delle Scimitarre – by Stanley Kubrick
Clamoroso: ritrovata la sceneggiatura inedita per un nuovo film di fantascienza, scritta dal grande Stanley Kubrick: come già per A.I., Steven Spielberg sembra si sia offerto per portare a termine il lavoro del maestro scomparso.
La Trama.
Al termine di un viaggio interstellare durato un paio di legislature (o forse di secoli) i baldi astronauti George W. B. (americano e capitano della missione), Jacques Ch. (francese) e Romano P. (italiano) sbarcano su di un pianeta che sembra poter ospitare la vita umana. Risvegliatisi dallo stato di ibernazione, essi devono peraltro constatare il decesso della loro unica compagna, Hina, una giovane astronauta italo-pakistana, la cui tuta spaziale viene trovata orrendamente squarciata. George scopre che si tratta di un sabotaggio operato dal padre della giovane prima della partenza, ma Jacques e Romano lo invitano a lasciar perdere in nome della convivenza fra i popoli e del muticuturalismo. George manda i suoi compagni affan**** e li spinge a schiaffi fuori dalla capsula, dopodiché i tre amiconi (si fa per dire) iniziano a vagare per valli spettrali, finché non giungono a ciò che sembra un’oasi, quasi un paradiso terrestre. I tre vi scorgono infatti un gruppo di umani che sta rinfrescandosi nelle chiare fresche e dolci acque di un torrente e si uniscono a loro. Purtroppo, dopo pochi minuti, un’orda di energumeni armati di scimitarre fa irruzione nel luogo, mozzando teste a più non posso, violentando chi capita in nome di Allah e catturando come schiavi coloro che cercano di fuggire, fra cui i nostri malcapitati astronauti.
Portati al cospetto del capoccia del villaggio, tale Ajmadinejad, i tre vengono esaminati attentamente dai consiglieri Assad, D’Alemah e Dilibertoh, i quali propongono di lobotomizzarli seduta stante. A quel punto Jacques reagisce veementemente dichiarando di essere il Presidente della Repubblica Francese ed intima ad Ajmadinejad di liberare lui e i suoi compagni, ma per tutta risposta una scimitarra gli taglia la testa di netto. Romano cerca invece di prender tempo pronunciando frasi sconnesse del tipo “non è graaaveeee”, “troveremo una soluzioooooneee”, “c’è bisooooogno di una manovra equilibraaaaaaata”, al che Ajamdinejad e kompagni decidono che la lobotomizzaione del soggetto è assolutamente superflua ed anzi approfittano per assumerlo come primo ministro. La sorte di George, per contro, sembrerebbe segnata se non intervenisse a salvarlo un’amazzone, la bella Condoleeza, che lo porta via a cavallo verso i “territori proibiti”, un luogo in cui a nessuno è permesso di metter piede da tempo immemorabile. D’Alemah fa per lanciarsi alla caccia dei fuggitivi con la sua squadra di Hezbollah, ma Ajmadinejad lo ferma perentoriamente. “Cosa troveranno?” gli domandano i kompagni. “La loro Jihad”, sentenzia grave Ajmadinejad.
E così purtroppo sarà: giunti al di là degli arcani confini, George e Condoleeza trovano i resti di antiche cattedrali cristiane e sinagoghe ebraiche. Ma cosa ci fanno a migliaia di anni-luce dalla Terra? La triste verità comincia a dischiudersi nel momento in cui Geroge, arrivato su di un’arida depressione prossima ad una baia abbandonata, legge la seguente scritta: “Islamic Cultural Center of Ground Zero”. La mente di George vacilla, egli cerca di rifiutare, ma il peggio deve ancora venire. Giunto sulla riva del mare il nostro eroe cade definitivamente in ginocchio di fronte a ciò che resta della Statua della Libertà, le cui forme prosperose sono state coperte da un Burqa e la fiaccola ardente sostituita dal Corano.
A George non resta che gridare al vento la propria disperazione, maledicendo per l’eternità i catto-comunisti, gli ulivisti e i nazi-islamici di ogni epoca, paese e pianeta.
Fine
Pietro Aretino
Palestina: Kampi di Lavoro ARCI-CGIL Autunno 2006
Kompagni e Kompagne,
sono aperte le iscrizioni per i Kampi di Lavoro ARCI-CGIL Autunno 2006, che si svolgeranno in Palestina presso il Centro Multiculturale "Abu Nidal" di Gerusalemme Est. Gli iscritti saranno inquadrati dai capicellula ed acompagnati con autobus Skoda Gran Lusso verso l'aeroporto "P. Togliatti" di Salerno. Al check-in sarà proibito imbarcare ogni tipo di insaccati (eccezion fatta per Prodi-Mortadelle), bevande alcoliche, bibbie (spiacenti, nessuna eccezione per i kompagni katto-komunisti) od ogni altro testo o pubblicazione contenenti immagini blasfeme (donne senza burqa, croci, chiese, sandwich con carne di animali immondi, coppiette che si tengono per mano in luoghi pubblici, ragazze in bikini sulle spiagge, pubblicità di prodotti demoniaci come coca-cola etc.). Chi sarà sorpreso in possesso di tali articoli verrà immediatamente fustigato o lapidato in nome del rispetto delle altre culture e della pace nel mondo.
All'arrivo in Palestina, si svolgerà una toccante cerimonia di benvenuto durante la quale sarà bruciata una bandiera israeliana. Si prega di far attenzione nel maneggiare il kerosene, onde evitare di ustionarsi, come è successo recentemente al kompagno Guido Rossi quando ha bruciato la bandiera della Juventus scambiandola per quella di Forza Italia.
Programma della Prima Settimana: corso accelerato sui precetti politici dell'Islamismo.
Otto ore di corso giornaliero sotto la guida spirituale e politica dell'imam Abdullah Casarini, che intrdurrà gli allievi alle sacre dottrine nazislamiche. I kompagni termineranno il corso sostenendo una tesina sulla traccia "La lotta anticapitalista ed antisionista, da Mussolini ad Ajmadinejad passando per Berlinguer" oppure "Il mito della Shoa come prova del complotto giudo-pluto-massonico".
Gli allievi giudicati insufficienti verranno allontanati con biasimo dal kampo, radiati dal Partito ed utilizzati come scudi umani dai kompagni Hezbollah nel sud del Libano. Le allieve, invece, verranno destinate a corsi di riqualificazione professionale nei migliori harem della Regione.
Seconda Settimana: indottrinamento intensivo, illuminazione e conversione all'Islam.
Kompagni e kompagne scopriranno lo splendore del messaggio del Profeta (Allah l'abbia in gloria), attraverso le splendide lectures del prof. Iussef Diliberto. Si consiglia l'utilizzo del testo propedeutico "dal Capitale al Corano attraverso il Mein Kampf: il lavaggio del cervello e l'annullamento delle coscienze nella cultura alternativa ed antimperialista degli ultimi due secoli".
Al termine del corso i partecipanti verranno battezzati per immersione nelle acque del Giordano, dopodiché potranno finalmente iniziare il sacro cammino verso la Jihad. Chi rifiuterà di convertirsi avrà comunque il privilegio di essere immerso nel sacro fiume per circa 10 minuti, durante i quali dovrà naturalmente trattenere il fiato, non foss'altro che per educazione e rispetto nei confronti dell'imam di turno. In caso (peraltro probabile) di decesso, la salma dell'infedele sarà cremata e le sue ceneri disperse al vento, una fine poetica che potrebbe valere, agli occhi di Allah, il riscatto ultraterreno.
Terza Settimana: Dalla Jihad al Martirio.
In soli 7 giorni i Mujaid (non più semplici ed insignificanti kompagni) verranno trasformati in perfette macchine di morte e quindi destinati ad una gloriosa fine a scelta fra le seguenti:
- dirottamento e distruzione di aereo di linea civile
- mercato del pesce a Bagdad
- autobus di linea israeliano
- villaggio vacanze egiziano per sporchi occidentali
- comizio elettorale di Forza Italia
- sfilata di moda con ragazze oltraggiosamente discinte
- sagra del prosciutto di Reggio Emilia
- Love Parade di Berlino
- Gay Pride di Londra
- concerto di Mino Reitano a Vibo Valentia o di Mario Merola a Forcella
- cantiere TAV o Mose
- cattedrale cattolica a scelta
- luna park di Pontassieve (Firenze)
- stazione ferroviaria di Bologna
- accademia dei Georgofili di Firenze
- treno Italicus
- discoteca a scelta della riviera romagnola
Ai parenti degli eroici martiri saranno conferiti i seguenti premi:
- Buono acquisto Ipercoop per attentato che provochi da 1 a 10 vittime. Aspirine e paraocchi gratis.
- Assunzione immediata in Regione, in Comune, alla USL o al Monte dei Paschi di Siena (da 10 a 100 vittime)
- Candidatura alla Camera in collegio sicuro, vedi Mugello o Bologna 1 (da 100 a 1.000 vittime)
In caso fra i morti vi siano almeno 5 sionisti, i parenti riceveranno una targa commemorativa direttamente dalle mani del premio Ignobel Dario Fo.
Attenzione: rifiutare il martirio è possibile, ma non possiamo garantire che il mancato mujaid non venga accoltellato a morte mentre passeggia per le strade di Gerusalemme est. In tal caso ci premureremo di addossare la colpa agli sporchi sionisti e di garantire il perdono da parte dei genitori della vittima.
Vi aspettiamo numerosi.
Inch'Allah
Il Segretario Mustafah Agnoletto
by Pietro Aretino
Vedo che l'umore nero non scarseggia nemmeno nei lettori.
Povera Italia.
fa ridere?
...e io che credevo di avere uno spiccato senso dell'humor...
eppure non ho riso affatto! mah...
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