20.5.06

Siamo tutti juventini


Ammettiamolo. Luciano Moggi non ha un aspetto simpatico. Assomiglia esattamente a quello che è: un trafficante di uomini in calzoni corti. Non di schiavi però, ma di miliardari, il che fa una certa differenza. Ce ne saranno di più simpatici e più raffinati in quel giro, ma la media non dev’essere molto diversa: ve la ricordate la tremenda Christina Pagniacci, la spregiudicata insensibile proprietaria dei Miami Sharks in “Ogni maledetta domenica”, il film di Oliver Stone, e i suoi epici scontri col generoso Al Pacino, allenatore vecchio stile? Certo un paragone fra Cameron Diaz e Luciano Moggi è azzardato, lo capisco, ma l’ambientino è quello. Dove lo sport si intreccia coi quattrini, con tanti tanti quattrini, tutto il mondo è paese. Se poi la spregiudicatezza si incontra con un ambiente dove predomina la logica di scambio, il favoritismo, il politicantismo, l’indifferenza verso le regole, l’ignoranza del mercato, l’assenza dei controlli, allora siamo in Italia. Dove ogni due per tre scoppia il caso. Che suscita sdegno, impone autocritiche, costringe ad approvare una ultima imprescindibilmente ultima legge salva-sistema, dopo di che tutti gli scampati ricominciano a fare esattamente quello che facevano prima. Parma, Lazio, Roma, Catania, Torino, Napoli, Genoa, Fiorentina.. tutte pietre miliari degli scandali calcistici più recenti. Tutte ultime volte, naturalmente.
Ora tocca alla regina, la Juve, e al suo stalliere (parere di Gianni Agnelli su Moggi: “Lo stalliere del re deve conoscere tutti i ladri di cavalli”). 100.000 telefonate registrate, trascritte e generosamente fatte filtrare dagli uffici di varie procure della Repubblica ci hanno fatto annusare senza filtri l’odore di stalla che emana dal calcio italiano, e siamo tutti qui a premerci il fazzoletto sul naso per non vomitare. Grazie procure! E’ il grido che si leva da mezza Italia, quella non juventina. Quanto godiamo nel vedere gli adoratori della zebra con la coda fra le zampe, finalmente. Però.
Però, facciamo attenzione. Però sta succedendo qualcosa che non ci piace per nulla, nemmeno a noi che adoriamo Totti. Succedono cose già viste all’epoca della guerra alla mafia, e poi di tangentopoli, solo che ora ne vediamo il replay, alla moviola. Taroccata. Sì, anche questa di calciopoli.
Ve lo ricordate il processo Andreotti? Figura politica discussa assai, il Moggi della Dc potremmo dire. A me Andreotti non è mai piaciuto, né prima né dopo il processo. Ma quando l’hanno accusato, Luciano Violante, Giancarlo Caselli, il Pci-Pds-Ds e i suoi emissari nella magistratura, di essere uomo di mafia, di aver baciato in bocca Totò Riina, di aver truccato processi col più autorevole, colto e austero dei magistrati italiani, il presidente della I sezione della Cassazione Corrado Carnevale, abbiamo capito qual era l’operazione: mettere una pietra sopra al sistema di collusioni fra mafia e politica, che attraversava i maggiori partiti siciliani, dalla Dc, con tutte le sue principali correnti di destra e di sinistra, al Psi al PCI, ricostruirne la verginità e affidare alla sinistra la guida morale dell’antimafia, e l’immenso potere che ne derivava. E allora sono diventato, e tante altre persone con la schiena dritta con me, andreottiano. E i giudici di Palermo mi hanno costretto a restare andreottiano per dieci anni, cosa che non gli perdonerò mai!
Trasferiamoci a Milano. Tangentopoli, grande inchiesta contro la corruzione politica. Finalmente i taglieggiatori che si erano annidati nel cuore delle istituzioni e del sistema dei partiti venivano smascherati, evviva. Ma l’inchiesta giudiziaria, benemerita, contro sprechi, ruberie e corruzione, durò poco. Subentrò l’operazione “Mani Pulite”, la strategia del ragno organizzata dai giudici di partito e dal partito dei giudici per coinvolgere le loro vittime e tutta l’opinione pubblica in un disegno politico golpista: azzerare la prima repubblica, liquidare i partiti che l’avevano governata, affidare alla sinistra scampata alle retate la ricostruzione del sistema sotto la tutela dei ‘guardiani della virtù’ delle Procure. A un passo dal successo il progetto fallì, perché dal vuoto politico scavato nell’Italia anticomunista uscì il drago Berlusconi (a proposito, ancora e sempre grazie, nonostante tutto).
Ed eccoci a Moggi. E al perché oggi “non possiamo non dirci juventini”, cari Liguori, Marcenaro e compagnia decantante (l’inchiesta giudiziaria).
Primo perché le intercettazioni non sono un’indagine, ma mezzi accessori. Cento sono utili, mille abbondanti, diecimila uno sproposito, centomila un indicibile spreco di risorse finanziarie, organizzative e umane. E, in un paese libero, uno scandalo. Secondo, perché Moggi è quello che le intercettazioni descrivono, ma i suoi compari e avversari saranno diversi? Finché non lo sapremo avremo soltanto la visione della parte illuminata del pianeta di cuoio. Dateci un’altra milionata di intercettazioni e cominceremo davvero a capire qualcosa. Terzo (e, come Totò, anche stavolta l’affaire si butta a sinistra) perché col mostro sbattuto in prima pagina dalle Procure e dai giornali si sta compiendo la solita operazioncina: scartato con una finta Gianni Letta, commissario del calcio diventa Guido Rossi. Un’autorevole personalità certo, ma perché scegliere proprio chi si fece eleggere nelle liste del PCI al Senato e ancora una decina di giorni fa sponsorizzava l’ascesa di D’Alema al Quirinale? E c’era proprio bisogno di un nuovo ministero, quello per lo sport, e di affidarlo a una ultrà diessina come Giovanna Melandri? State tranquilli, se passa l’idea che il problema del calcio italiano è Moggi, il marciume del calcio riceverà solo una ripulitura di facciata, come accaduto per la mafia, o per la corruzione amministrativa, ma i profitti politici saranno riscossi da una parte sola. Sempre quella.

25 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Grande analisi...purtroppo per me, Viola da sempre, definirmi juventina mi costa un pochetto...Ma vedere i soliti noti appropriarsi della morale della vita pubblica e poi sparare alla stessa morale dietro le spalle, non va giù proprio...(a proposito, fecero diventare andreottiana anche me e mai potrò perdonarglielo anch'io...:-)))

2:17 PM  
Anonymous Anonimo said...

I comunisti (i pci-pds-ds) sono un pericolo per la democrazia italiana, e continueranno ad esserlo fino a quando non arriveremo ad una vera resa dei conti, al loro ridimensionamento e alla loro espulsione dalla vita democratica italiana.
Ci vorrebbe la vecchia conventio ad excludendum, però più precisa e spietata.

3:47 PM  
Anonymous Anonimo said...

Dunque, sono in parte d'accordo. E' vero, contro Moggi si sta dicendo di tutto e di più, rischiando di fare finire un processo in farsa tragicomica. Un po' guasconamente i media hanno ridotto l'ex dirigente bianconero a capro espiatorio dei misteri d'Italia. Non mi sembra un uomo da santificare, ma è soltanto un giudizio ipotetico e personale : la realtà la dovranno accertare i giudici nelle sale dei tribunali (non nelle piazze popolari).
Ciò detto, non a livello di giustizia ordinaria, bensì a livello di giustizia sportiva le responsabilità juventine paiono evidenti. Mi si obietta "e se fosse il sistema calcio ad essere marcio? Se la Juve fosse una delle tante?". Bene, obiezione più che corretta. Rispondo : s'indaghi su tutto, si facciano le pulci ai club dell'intera serie A se è necessario, ma da amante dello sport (e da cittdino italiano indignato dalle spropositate cifre che girano intorno al calcio, robe da finanziaria!)esigo che le regole prestabilite vengano rispettate. Una volta accertate le colpe, si penalizzino dunque tutti gli impuniti. Allo stato attuale, è triste dirlo, ma quelli che vestono la casacca bianconera sembrano avere responsabilità maggiori, poiché l'unico sistema emerso - ad oggi - è quello targato Moggi. Mi spiace dunque concludere in maniera differente le sue valutazioni. Io non sono juventino, né lo sarò mai. Pur tuttavia resto un garantista craxiano cui viene il voltastomaco a leggere intercettazioni, per due motivi : per la criminalizzazione a mezzo stampa degli interlocutori e per il triste contenuto delle telefonate. Saluti.

4:13 PM  
Anonymous Anonimo said...

P.S. Ovviamente quando parlo delle spropositate cifre, mi riferisco ai doping dei bilanci. Non alle stupidaggini sulle quotazioni in borsa dette dal nostro (?) Presidente della Camera. Cordiali saluti.

4:16 PM  
Anonymous Anonimo said...

Forse io non ho ancora capito nulla, ma leggendo e rileggendo le trascrizioni di Moggi e degli altri "ingognati" non trovo niente di amorale e neppure nessun reato. Direte che sono juventino, devo fare autocritica prima d'esprimermi? volete la fedina penale? Le preferenze per gli arbitri, come le censure, sono rese ogni domenica ed in ogni forma (in tv, alla radio ai giornali...) da tutti i presidenti, dirigenti, allenatori, calciatori, giornalisti tifosi e tifosi giornalisti d'Italia. Dov'è lo scandalo? E questa storia della GEA? Mi stupisce che non si parli ancora di "affiliazione", come se la GEA fosse stata una specie di organizzazione segreta stampo Spectre. Non capisco neppure perchè agli arbitri moviolisti (penso a Cesari, quello di controcampo) quei grandi giornalisti sportivi italiani (penso a Piccinini, quello di controcampo) non abbiano mai chiesto loro se "qualcuno" avesse mai fatto pressioni per aggiustare risultati. Perchè? Perchè non è ancora spuntato il pentito? Il pentito non si cerca dopo avere esposto ai quattro venti l'impianto accusatorio, è l'esatto contrario. Questo fantomatico sistema era un segreto, possibile? Possibile un segreto mantenuto da 80 mila persone? In Italia? Forse non ho ancora capito nulla...

5:02 PM  
Anonymous Anonimo said...

Ciao, annuncio che due ore fa sono diventato moggiano.
Ascoltavo su radio 24 il programma del giornalista di Biella, gigi garanzini. Ospite un giornalista di Liberation e un unico bersaglio, indovinate chi?......la vecchia italia sconfitta alle urne...ora il clima è cambiato, l'aria è pulita...senza Berlusconì si può far pulizia...

Mai più, mai più scivolerò su Radio 24, è peggio di radio 3...ciao marco

7:30 PM  
Anonymous Anonimo said...

Il post mette in luce alcuni punti di principio che non fanno una piega. Con la gogna mediatica delle intercettazioni, poi, sarebbe ora di finirla perchè lascia sempre un saporino sudamericno.
Ma il mio dubbio è: non è che poi, nella pratica, tutto questo bel discorso mi diventa il solito "liberi tutti"? Non è che le colpe degli altri finiscono poi per essere usate a sottrazione di quelle di Moggi, nel solito giochino a somma zero? A volte o l'impressione che il garantismo radicale finisca per divorare se stesso, conducendo a una scettica "sospensione di giudizio".

7:41 PM  
Anonymous Anonimo said...

DRIIN...Driiin...Buona domenica avvocato FRANZO GRANDE STEVENS...a Frà...e così Lei sostiene che sapeva nulla...Mah, poteva non sapere? vedremo...
Buona domenica avvocato...esca dalla torre eburnea, prenda aria...potrebbe essere l'ultima senza manette...
dott. proc. Antonio Di Pietro

8:46 PM  
Anonymous Anonimo said...

sempre in soccorso dei più forti, mi raccomando.

12:38 AM  
Anonymous Anonimo said...

mah, dal punto di vista legale è logico che è innocente fino a prova contraria, dal punto di vista morale è colpevole almeno dal '98, non c'era mica bisogno di intercettazioni per accorgersene, bastava guardare le partite, le intercettazioni sono solo quella cosa, a me, ex tifoso romanista che ha smesso di seguire il calcio proprio per la porcata che era diventata, fa dire "lo sapevo io" e "zeman aveva ragione" mentre ogni juventino diceva che parlava così solo perchè non aveva mai vinto nulla.
Ad esempio, il processo per doping ha decretato che la juve non ha commesso reati penali, per questo dovrei dire che hanno fatto bene a dare antidepressivi ai giocatori per renderli più pimpanti? O è comunque una porcata?
Massimo garantismo in sede penale, ma secondo me hanno distrutto il calcio.
(il garantismo invece non vale per la giustizia sportiva per il semplice motivo che la figc è una libera associazione con le sue proprie norme, non è lo stato)

2:21 PM  
Anonymous Anonimo said...

Ciao, son daccordo con Astrolabio, troppi falli impuniti ed evidenti. Arbitri ciechi o corrotti. Forse la seconda. Resta però il fatto che dietro la cupola c'era Gianni Agnelli e Grande Stevens. Non c'era sudditanta psicologica, ma economica. Perchè i giudici non torchiano gli Agnelli? ciao, m.

6:30 PM  
Anonymous Anonimo said...

Concordo con l'analisi, ma mai potrò diventare Moggiano, figuro lontano dal mio modo di pensare. Vero però che non era da solo: e che era semplicemente un italiano che da tale si comporta(va), tirando a fregare il prossimo per favorire sé e gli amici.
Che poi i soliti comunisti - ha ragione l'ex presidente del Consiglio ed ha ragione Boccadoro Grisostomo - cerchino come al solito di approfittare dei loro giochi fintamente puliti e fintamente puri per infiltrarsi pure lì, è palese. Vivo da sempre a Bologna, potete solo immaginare cos'abbia visto, sentito, provato sulla mia pelle...

7:17 PM  
Anonymous Anonimo said...

Da juventino, ringrazio. Da cittadino, concordo: l'analisi è sacrosanta. Non si tratta di essere o non essere "moggiani". Credo che nemmeno i parenti lo trovino gradevole e approvino i suoi mezzi. Quello che c'è in gioco, però, non è solo la posizione della Juventus nel prossimo campionato, ma l'intero sistema calcio e la credibilità del Paese. E non è con la forca in mano che si fa bella figura.

Saluti

8:37 PM  
Anonymous Anonimo said...

Analisi equilibrata e condivibile.

Il probema vero è che il calcio non è più uno sport ma una monetizzazione della passione popolare.

Saluti

12:37 AM  
Anonymous Anonimo said...

in conclusione, quindi, giusto per capire, la spiegazione è che tutto ciò va a vantaggio della sinistra in quanto ricostruisce l'"imene" del calcio dopo quello della politica?

in effetti, potrebbe essere una mossa per dire guardate: come è arrivato il csx al governo abbiamo subito scoperto il verminaio...

sì per ora mi sembra la cosa più plausibile. speriamo che smetta presto e che non ci scappi il morto (suicida).

ma dico, ora che abbiamo il giudizio di mani pulite già elaborato alle nostre spalle non potranno andare avanti per molto, o no?

resta la domanda finale cioè la risposta alla domanda cui prodest? chi c'è dietro? solo la sinistra+procure+guido rossi?

12:33 PM  
Anonymous Anonimo said...

dimenticavo la grancassa: + corriere della sera e repubblica.

12:34 PM  
Anonymous Anonimo said...

No, io no.

2:03 PM  
Anonymous Anonimo said...

Bella figura? Sistema calcio?
Magari azzerassero il "Sistema Calcio"!
Ieri ero così contento di godermi Ancona Sassulo in C2 (peccato che non ci hanno spedito in Eccellenza) senza i rimpianti per il "Grande Calcio" che ci ha spedito dalla A alla C2.
Cosa spinge dei miliardari ad essere così avidi?
E cosa spinge i partecipanti di questo Blog a "giustificarli".
Boh? Mistero.
Magari qualcuno di voi (io non scommetto e non gioco la schedina) ci buttava pure i soldi sopra!
Masochismo?
Io spero in un bel "raset" del calcio miliardario, questo calcio moderno fa pena, serebbe ora che si capisse che i poliziotti in tenuta antisommossa dovrebbero mandarli nelle tribune e non nelle curve a manganellare pischelli di 20 anni che si fanno spaccare la testa per questi (scusate il termine) figli di puttana.
Ricordava qualcuno che al povero "rompicoglioni" di Biagi non avevano trovato neanche due poliziotti per proteggerlo, a Moggi e corte dei miracoli varia si muoveva addirittura la Digos per accompagnarli qua e là.
E c'è pure chi lo difende!
Spero gli diano (a lui e a TUTTI) almeno una diffida (visto che sono così veloci a diffidare un tifoso senza processo e senza appello) di 2 anni....
Che luminosi esempi per la nostra povera gioventù!
Fotti il prossimo e sarai premiato.
Contenti voi....
Franz
P.S. L'analisi di Marco T. la trovo come minimo demenziale.
Ma io sono solo un semplice.

2:19 PM  
Anonymous Anonimo said...

Premetto doverosamente: sono GRANATA!

Allora: io speravo che nel prosieguo dell'indagine fosse saltato fuori che c'erano movimenti di soldi, favori economici, insomma, qualcosa di veramente sostanzioso ai danni di Moggi.
Perche', ora come ora, mi devo dire con sgomento abbastanza deluso.

Cioe': alla fine, quello che emerge dalle intercettazioni e' semplicemente il fatto che e' tutto un mondo di GRADASSI e "amici degli amici"... una brutta connivenza tra dirigenti delle societa', quadri della federcalcio e giornalisti, "grazie" alla quale era tutto il piu' italico dei magna magna...

Ma siamo o non siamo in Italia?
In un mercato cosi' ristretto, poi??? In cui neanche si puo' parlare di vera concorrenza perche' sono pochi quelli con i soldi veri?

E visto che ci sono un casino di interessi di tipo economico (i gobbi smuovono/evano una enorme tifoseria...o pseudo tale, comunque pagante), a me francamente parrebbe assurdo che i maggiori club venissero penalizzati solo perche' essendo grandi, forti e prestigiosi fanno la voce grossa con gli arbitri.
Insomma, o si trovano prove di una combine di particolari partite, oppure 'sto fatto che ci siano 100'000 telefonate in cui Moggi dice a Pairetto "Datemi l'arbitro buono" per me non vuol dire NIENTE!

Mi aspettavo di piu', molto di piu' dalle intercettazioni. Un sistema di potere piu' "mafioso", con delle esplicite illegalita'. Ora come ora, e' solo un ambientino di compagni di merende in cui gli arbitri, se non si prova il contrario, sono stati semplicemente succubi del fatto che la tal squadra era la Juve o il Milan o l'Inter, che e' cosa che si sapeva e che non viene risolta mettendo sulla graticola nessuno.
Come pure si sapeva da anni della GEA...E qui finalmente si spera che si voglia varare una specie di norma antitrust che preveda l'impossibilita' di creare simili "mostri".

Ma non potrebbero essere rigidi e inflessibili contro quelli che DROGANO (eh eh) il mercato compiendo irregolarita' enormi dal punto di vista economico spendendo soldi che non hanno?? Avere l'obbligo di avere bilanci puliti e VIRTUOSI spingerebbe tutti a investire meglio anche nei nostri vivai, nelle scuole calcio...e a non fare le porcate vere con i traffici di giocatori da una parte all'altra anche tra squadre rivali.
Per non parlare di violazioni di norme basilari. Insomma, nulla di fatto per maxi-debiti e trafficanti di extracomunitari (passaportopoli) e invece dagli a Moggi perche' chiamava il designatore e gli diceva "quell'arbitro e' uno stronzo"? La persona piu' influente e potente ci sara' SEMPRE se il mercato e' cosi' squilibrato economicamente a favore dei grandi club! E quando ci sono pochi grandissimi potenti, questi come si vede non hanno bisogno di corrompere esplicitamente, fanno la voce grossa perche' SONO grossi!

Siamo seri: non si puo' impedire che nel mondo del calcio tutti conoscano tutti e quindi i dirigenti di gara siano sottoposti a grandi pressioni...finche' ci sono dietro interessi economici e consociativi spaventosi! Siamo in Italia: come dicevano da Lerner qualche giorno fa, il sistema calcio non e' altro che il riflesso di quello Italia, con le grandi banche e i grandi gruppi finanziari messi a tavolino a fare il loro bel "volemose bene"!

E allora, paradossalmente e contro le mie stesse premesse (e cioe' che secondo me non han fatto NIENTE di illegale!), dico che un azzeramento del sistema calcio che venga dalla piazza, sulla scia di quello avvenuto (che sia pero' DI TUTTI i grandi club, non solo di una parte come fu per Tangentopoli in cui solo una parte fu colpita) in questo senso potrebbe essere anche auspicabile. Non inorridirei, visto che si tratta comunque di uno sport e non di giustizia "vera" con gente che finisce chiusa in carcere, suicida ecc. Sarebbe un bello schiaffo ai poteri forti.

Marco M.

4:44 PM  
Blogger perdukistan said...

enno' juventini mai!!!

2:18 PM  
Blogger Luca said...

Bel ragionamento, che però non condivido in un punto (quello essenziale che lo regge): "le intercettazioni non sono un’indagine, ma mezzi accessori. Cento sono utili, mille abbondanti, diecimila uno sproposito, centomila un indicibile spreco di risorse finanziarie, organizzative e umane. E, in un paese libero, uno scandalo."
Perché? Se vogliamo essere razionalisti anticomplottisti siamolo fino in fondo: le intercettazioni sono una prova tangibile, qualcosa di concreto, materiale necessario alla ricostruzione. Perché guardarle con sospetto? Siamo liberi, il che non significa liberi di fare i furbetti. Chi ha la schiena dritta non vede le intercettazioni come un limite alla sua libertà.

2:30 PM  
Anonymous Anonimo said...

riverisco

e linko

2:58 PM  
Anonymous Anonimo said...

ma ke staa addi', 'a lazziale inveterato. svejamose prima de' procure a prossima vorta, va', ch'e' mejo.
quando er giornalista dorme o peggio s'azzuppa de' regali, lascia spazio ar maggistrato. ma er colpevole e' er primo, no er seconno.
vedi de fartene 'na raggione va'. se chiama stato de diritto.
te saluto, bello de mamma sua.

2:01 PM  
Anonymous Anonimo said...

Ciao Marco, ma non eri un anticomplottista tu?Le intercettazioni non fanno paura al cittadino che non ha nulla da temere,in genere.Sono scomode ai grandi personaggi,soprattutto a chi ha conversazioni da nascondere.E' riprovevole che sia uscita sui giornali l'intercettazione di A.Moggi,in cui parla dell'uscita con la D'Amico.Ecco,chi divulga questo tipo di intercettazione deve risponderne alla legge che tutela la privacy. Ma quelle di Moggi Senior è stato giusto pubblicarle,come quelle di Fassino.Ci sono cose che l'opinione pubblica deve sapere, perchè ha rilevanza sul nostro vivere quotidiano.Sapere infatti che Moggi mi ha truccato il campionato ha rilevanza sul mio portafogli di tifoso e anche moralmente.Sapere che la D'Amico non la da a un Moggi qualunque nemmeno se spende 30000 euro mi fa sorridere e ben pensare della D'Amico,ma non si riperquote in modo assoluto nel mio vivere quotidiano.Saluti.

2:54 AM  
Anonymous Anonimo said...

Leggere le difese,che sono in realtà delle fantozziane arrampicate sugli specchi di un tifoso depresso e retrocesso,di Christian Rocca alla juBe (si juBe,con la lettera minuscola e la B grande,caro Christian)mi fanno davvero provare un misto di goduria e,allo stesso tempo,pena per questo pover'uomo.
Del resto bearsi per anni di trofei tarocchi e poi conoscere l'amara realtà è triste assa...

Ciao Christian,gli scudetti della juBe sono 27,e sii contento che non si è cominciato ad indagare prima,altrimenti c'erano anche un paio di stelle da scucire oltre a recquisire i trofei tarocchi...

12:51 AM  

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