La incredibile e triste storia della trasformazione di un prefetto in gerundio
Che il comunismo abbia esercitato una fortissima attrazione sulle personalità autoritarie è indubbio. A generali militaristi, magistrati giustizialisti, poliziotti egotisti la cultura e il potere comunista hanno garantito privilegi che neppure i fascismi potevano offrire. Il potere garantiva l’esercizio incontrollato dell’autorità; e la cultura li faceva pure sentire dalla parte giusta della storia. Abuso e Rispetto, l’elisir dei prepotenti.
E quindi non sorprende che una brava e mite persona come il prefetto Ferrante, investito della missione di riportare la sinistra alla guida di Milano, se ne esca con una frase che neppure il suo quasi omonimo Ferrando, il trotskista autolesionista di Rifondazione comunista, oggi forse pronuncerebbe: “Letizia Moratti non venga al corteo del primo maggio, sta con i padroni”.
Ah il richiamo della foresta leninista! Lo davano per morto e sepolto, il comunismo, insieme alla lotta di classe, al movimento operaio, alla Spumansoda. Invece il comunismo c’è ancora, anche se, da bravo zombie, può al massimo riuscire a trasformare i participi presenti in gerundi prefetti.
15 Comments:
Grande Marco!!!
lol
Tristissimo davvero
a parte il fatto di usare parole da "piombarolo".
la risposta più bella è stata la sua... della grande Letizia: "io lavoro da quando avevo 18 anni!". E così sono serviti i fancazzisti che scendono in piazza ogni 1° Maggio.
merda, ecco cos'era accaduto alla Spumansoda!
che tempi tristi...
si è una cosa indicibile..
Ferrante ha subito una trasformazione assurda e da prefetto,che solitamente si schiera contro le manifestazioni, è diventato il leader delle grandi folle comuniste sullo stile di Dario Fo,Franca Rame e compagnia bella..
Che ci vada lui a lavorare...
DdF
«Non ho mai visto i padroni sfilare con i lavoratori. La presenza del ministro al primo maggio è una provocazione», ha detto ieri Bruno Ferrante, precisando che «con il termine "padroni" mi riferivo semplicemente a un dato di fatto, Moratti appartiene all'ambito dei datori di lavoro».
Se ne deduce che i datori di lavoro non lavorano. Forse pensa ai padroni di sinistra o forse ha in mente un revenant dei manifesti della propaganda sovietica. Lo vada a dire a quelli delle fabbrichette del nord e alle impresine milanesi che gli fanno – pardon - si fanno un cxxo così!
Bianca
Il prefetto ha tetto una cosa perfettamente sensata mi pare. Che la Moratti stia con i "padroni", cioè gli imprenditori, è ovvio, su questo non penso ci siano dubbi. Adesso non ne vorrei fare una questione linguistica, ma "padrone" viene correntemente usato, almeno al nord, per definire il proprietario della azienda in cui lavori, e il primo maggio non mi risulta sia mai stata la festa degli imprenditori (come il 25 aprile la festa degli ex-fascisti).
E' ben più ridicola la strumentalizzazione che viene fatta di una frase così banale quando invece è la Moratti ad agire in maniera abbastanza discutibile.
Bisogna ricordare infatti che ai cortei del 25 Alprile e primo maggio non si era mai vista ne sentita prima.
Il parossismo che porta continuamente a citare le toghe rosse è l'ennesimo esempio del neo-maccartismo italiota. Tra l'altro a Milano il partito comunista è stato tritato dai magistrati.
Allora riesumiamo sempre i "martiri" della patria: Barsellino era di destra, tesserato, ma non si faceva problemi a dire che Berlusconi aveva rapporti con la mafia. Suppongo che se fosse sopravvissuto, anche lui oggi sarebbe comunista.
E che non si sappia a sinistra... ma è chiaro tutti che anche DiPietro è di destra.
Non è possibile che a la destra di tutto il mondo sia per la legalità e da noi invece appoggia la furberia. Allora è veramente il caso di turarsi il naso, come diceva Montanelli.
jt ma cosa dici..
dato che la Moratti è sposata con un imprenditore,e non è un imprenditore,secondo te non è un lavoratore??
capisci che la Moratti è una donna intelligente e che impiega quel ruolo solo grazie alla sua intelligenza e solo grazie agli studi che ha conseguito?
poi cosa c'entra Berlusconi e Borsellino con quello che si diceva?
Secondo me l'elettore medio ha una visione davvero vaga del mondo dell'imprenditoria...
bha...
DdF
:-)))))))))))
Comunque oggi abbiamo ulteriori conferme che Berlusconi non esagerava quando parlava dei comunisti italiani..
Ciao! :-)
Ora si tratta solo di trasformare un post segnalando in un post segnalato (su WRH) e il cerchio si chiude: come trasformare un gerundio in un participio passato. Provvedo immediatamente. Saluti.
P.S.: My compliments!
E dire che fino a poco fa il Prefetto in questione era il garante dell'ordine pubblico.
Don Ferrante di manzoniana memoria, in realtà proviene dal sud, e francamente, nei suoi interventi ne ha assorbito una certa mentalità borbonica che male si addice alla sua carica di sindaco di MIlano. Del resto oggi i reazionari si buttano tutti a sinistra. Di Pietro docet.
Grande Marco, hai un gran coraggio a parlare di lavoro, festa dei lavoratori e di comunisti. Tu che lavoro hai fatto nella tua vita? Non rispondere giornalista perchè fai brutta figura, soprattutto dopo averti visto fare la figura da ebete, senza alcun argomento con cui controbattere le teorie di quel Signore che ti ha ridicolizzato: Giulietto Chiesa.Bravo Marco, continua così e presto avrai un blog pieno di gente come quello di Beppe Grillo.Chi visse sperando...
La lotta di classe è un fenomeno naturale di ogni società divisa in classi, non è un vezzo politico.
La lotta di classe è in essere e al momento è vinta dalla classe dominante che è la borghesia.
Al momento. Con due miliardi di salariati al mondo (in continua crescita) prima o poi le toccherà capitolare.
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